Il progetto di una casa d'accoglienza

Nel 2015 Caterina e il marito Jonata decisero di provare ad acquistare all'asta una casa colonica da ristrutturare nel comune di Montespertoli, località Barberinuzzo.

Caterina lo racconta così: "Due anni fa abbiamo trovato una occasione per l’acquisto di una casa in campagna tramite un’asta giudiziaria. I giorni prima della gara d’asta eravamo a Loreto per il consueto e caro pellegrinaggio. Jonata camminava, io lo aspettavo a Loreto. Nella preghiera di quella notte alla Basilica quando arrivo al capitolo “casa” inizio a chiedere al Signore: “Gesù mio, se l’acquisto di questa casa ci potrà allontanare anche solo un passo da Te noi questa casa non la vogliamo. Dato che ci sono mille possibilità che la gara di aggiudicazione non vada a buon fine e che questa casa non venga acquistata (avevamo infatti deciso di non presentarci all’apertura delle buste e di non rilanciare in caso di gara ma di partecipare con la nostra offerta e basta) se c’è il rischio che veniamo distolti da Te per lei, non la vogliamo. Se invece rientra nei tuoi piani sia fatta la tua volontà, ma Tu tienici avvinti a Te”. Il giorno della gara eravamo gli unici partecipanti e ci siamo aggiudicati la casa.

Si avvicina il giorno del saldo prezzo, ci mancavano 50.000,00 euro e già due banche ci avevano negato il mutuo. Di fronte alle mie preoccupazioni, con tanto di sveglie notturne Jonny mi ripeteva di non preoccuparmi. Allora mi dicevo: "Ha un tesoretto, da qualche parte, ha questi soldi e mi vuol fare una sorpresa”. Il tesoretto però non c’era e una notte gli ho detto: “Senti, dimmi perché devo stare tranquilla, mancano pochi giorni, non abbiamo i soldi e questo tesoretto non c’è”. Lui mi risponde: “Cate ma ti ricordi la tua preghiera a Loreto?! Ecco, se Dio vuole che i soldi non si trovino vuol dire che la strada è questa e perdiamo i soldi che abbiamo già versato. Se vuole farci camminare ancora su questa strada troveremo i soldi: quello che conta è che non ci si allontani da Lui”. Ho chiuso gli occhi e mi sono addormentata stupita e grata dello sguardo e della certezza di Jo".

Per Caterina quel luogo era rigenerante: lo chiamava il suo "paradiso". Il posto è davvero molto bello: in mezzo alla campagna toscana, circondato da cipressi e oliveti, con un panorama mozzafiato soprattutto al tramonto. 

Dopo la morte di Caterina, il marito Jonny ha deciso di donare Barberinuzzo alle famiglie di bambini malati che vengono da fuori e che hanno bisogno di cure all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze oppure che vogliono semplicemente trascorrere dei giorni di vacanza e di riposo. 

Per questo motivo, nei primi mesi del 2021, sono iniziati i lavori di ristrutturazione dell'immobile dal quale saranno ricavati tre appartamenti.

L'attività della nuova associazione Amici della Cate Aps servirà anche a raccogliere i fondi per la ristrutturazione di Barberinuzzo.



"Il più grande dono che Dio ti può fare è darti la forza di accettare qualsiasi cosa Egli ti mandi e la volontà di restituirGli qualsiasi cosa Egli ti chieda"

Madre Teresa di Calcutta