La croce nel cielo del Pisciadù

Racconta Jonny che Caterina, nei suoi ultimi mesi di vita, manifestava il desiderio di tornare sul Monte Pisciadù in Trentino che lei definiva "un paradiso": diceva sempre di voler tornare lassù e, dopo aver goduto del panorama, avrebbe fatto volentieri una capatina al rifugio per poter mangiare nuovamente uova, speck e patatine.

Nei giorni successivi al funerale, la mamma di Caterina e il marito Jonny, trovarono sul comodino in mezzo ad altri fogli un bigliettino con scritto "NOLEGGIO ELICOTTERO PISCIADU'" e un numero di telefono. Tanta era la sua voglia di vita e il suo desiderio di tornare sul Pisciadù che si era informata per arrivarci in elicottero!

A quel punto Jonny decide di chiamare Erica e Fabrizio (gli amici di sempre della Cate) e propone di andare loro tre sul Pisciadù per esaudire questo desiderio di Caterina.

Qualche mese dopo, a Luglio 2019, partono tutti e tre dal Passo Pordoi per raggiungere la sella del Pisciadù dopo quattro ore di cammino. Arrivati in cima fecero un incontro insolito. Non c'era nessuno sul tetto di quelle montagne solo un uomo che si fermò a salutarli: era un sacerdote di Poggio a Caiano (una frazione del comune di Prato).

Felici dell'incontro, lui ripartì e i tre amici decidero di recitare insieme il rosario, prima di riscendere. Si distesero uno accanto all'altro con lo sguardo rivolto all'insù: appena iniziato il rosario...nel cielo appervero contemporaneamente due scie di aereo che formavano esattamente la croce disegnata da Caterina per il Pellegrinaggio Impruneta-Santissima Annunziata, di cui si racconta nella sezione STORIA DELLA MEDAGLIETTA DI CATERINA.




"Il più grande dono che Dio ti può fare è darti la forza di accettare qualsiasi cosa Egli ti mandi e la volontà di restituirGli qualsiasi cosa Egli ti chieda"

Madre Teresa di Calcutta